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Gaia
[12 Musiche]

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Un grido di rabbia sonoro per difendere la nostra Grande Madre, la natura. Ci nutre, ci abbaglia, intessendo storie di pace, di sogni, di bambini che ridono. Eppure... Le lanciamo bombe, le strappiamo il seno con artigli meccanici, offendendola ogni giorno un po' di più. Per visualizzare le informazioni corrispondenti cliccare sui titoli. Per vedere i testi cliccare su 'testi'.

Testi, composizione, musica : Patrick Courbin / Hobookan - Tutti i diritti riservati


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L'ultima canzone
La passeggiata degli ecologisti
Gaia

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Titolo
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Durata
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  • 01
    Gaia
    00:03:30

    C'era una volta un piccolo pianeta blu,
    Perso nell'universo, un gioiello prezioso.
    Nutre e protegge, con amore e cura,
    Ma noi siamo ciechi, non capiamo nulla.

    Con il suo cuore immenso ci offre tutto,
    Gli alberi, i fiumi, i cieli così morbidi.
    Ma noi distruggiamo tutto, inquiniamo tutto, senza alcun rimorso,
    Il pianeta soffre, le sue lacrime sono tesori.

    Il mio dolce piccolo pianeta, così triste e così bello,
    Perché devono trattarti così, mia Cibele?
    Eppure dai tutto, le tue stelle nel cielo danzano,
    Ma non vedono più, sono nell'ignoranza, nell'arroganza.

    I vulcani rimbombano, la terra comincia a tremare,
    Non ha più scelta, deve liberarsi.
    Si alzano gli tsunami, si scatenano i tornado,
    Piange, il bel pianeta, nascondendo il suo dolore.

    Voleva solo amarci, vederci prosperare,
    Ma le abbiamo solo fatto del male, l'abbiamo fatta disperare.
    Quindi, scuote il cappotto, risveglia la sua rabbia,
    Sbarazzarsi di questi bambini, di questa miseria.

    Il mio dolce piccolo pianeta, così triste e così bello,
    Perché devono trattarti così, mia Cibele?
    Eppure dai tutto, le tue stelle nel cielo danzano,
    Ma non vedono più, sono nell'ignoranza, nell'arroganza.

    Tra i singhiozzi sussurra una preghiera,
    Affinché l'universo comprenda la sua rabbia.
    Spera che un giorno potremo capire,
    Il rispetto e l'amore che lei tanto ha voluto insegnarci.

    Gli uomini scompaiono, travolti dalla sua forza,
    Lei rimane sola, in un divorzio silenzioso.
    Ma nel profondo del suo cuore conserva la speranza,
    Che un giorno arriveranno altri con più conoscenza.

    Lei rinascerà, più forte, ancora più bella,
    Un pianeta guarito dalle sue ferite e dai suoi torti.
    Con l'amore potente che non viene mai meno,
    Aspetterà gli esseri che capiranno la sua vita.

    Il mio dolce piccolo pianeta, così triste e così bello,
    Perché devono trattarti così, mia Cibele?
    Eppure dai tutto, le tue stelle nel cielo danzano,
    Ma non vedono più, sono nell'ignoranza, nell'arroganza.

    Verrà il giorno in cui troverai la pace,
    Esseri che sapranno amarti e rispettarti.
    Piccolo pianeta, non perdere la speranza,
    Il tuo amore è eterno, è la tua più grande gloria.

  • 02
    La passeggiata degli ecologisti
    00:03:22

    È tempo di capire, di vedere l'ovvio,
    La nostra Terra merita la nostra intensa attenzione.
    Lontano dai politici che non sanno nulla,
    Lontano dai leader che predicano per il proprio tornaconto.

    Si tratta di rispetto, di rivedere la bellezza,
    Per proteggere ciò che ci ha sempre protetto.
    Ogni albero, ogni fiume, ogni respiro d'aria,
    È nostro dovere preservarli, fratello mondo.

    Lontano dagli ecologisti che puzzano di vecchi uffici,
    Chi non conosce la nebbia su un campo al mattino,
    Chi non ha mai visto una poiana dietro le sbarre,
    Ma che ci confondono con tutte le loro stronzate.

    Rispettare il nostro ambiente significa rispettare noi stessi,
    Si tratta di proteggere i vivi, la nostra amata casa.
    Lontano da parole vuote, discorsi infiniti,
    Agiamo per la Terra, il nostro legame divino.

    Parlano di profitto, di crescita infinita,
    Ma dimentica le radici, l'essenza del nostro destino.
    Dobbiamo essere guardiani, non mostri che divorano,
    È un unico pianeta che ci offre i suoi tesori.

    Ogni gesto conta, ogni scelta che facciamo,
    Per un futuro in cui i bambini possano crescere senza veleni.
    È un atto d'amore, un segno di saggezza,
    Per preservare la natura, la nostra vera ricchezza.

    Lontano dagli ecologisti che puzzano di vecchi uffici,
    Chi non conosce la nebbia su un campo al mattino,
    Chi non ha mai visto una poiana dietro le sbarre,
    Ma che ci confondono con tutte le loro stronzate.

    Rispettare il nostro ambiente significa rispettare noi stessi,
    Si tratta di proteggere i vivi, la nostra amata casa.
    Lontano da parole vuote, discorsi infiniti,
    Agiamo per la Terra, il nostro legame divino.

    Ascolta il mormorio delle foreste, il canto degli oceani,
    Ci chiedono aiuto, siamo vigili.
    Ogni creatura, ogni ecosistema è fragile,
    Ci ricordano che la nostra presenza è stupida.

    Insieme possiamo cambiare il corso della storia,
    Crea un mondo in cui il rispetto sia il nostro faro.
    Non per gli onori, non per la gloria,
    Ma per amore della Terra, è nostro dovere.

    Camminiamo mano nella mano, con il cuore aperto,
    Proteggiamo la nostra casa, siamo orgogliosi.
    Sapere che ogni gesto, ogni azione,
    Contribuisce alla conservazione, alla redenzione.

    Lontano dagli ecologisti che puzzano di vecchi uffici,
    Chi non conosce la nebbia su un campo al mattino,
    Chi non ha mai visto una poiana dietro le sbarre,
    Ma che ci confondono con tutte le loro stronzate.

    Rispettare il nostro ambiente significa rispettare noi stessi,
    Si tratta di proteggere i vivi, la nostra amata casa.
    Lontano da parole vuote, discorsi infiniti,
    Agiamo per la Terra, il nostro legame divino.

    Per la Terra, per noi, per le generazioni a venire,
    Cerchiamo di essere i custodi, facciamo del nostro meglio per offrire.
    Un mondo dove la natura prospera in armonia,
    Un futuro luminoso per tutta l'umanità.

  • 03
    Svegliati
    00:03:59

    I traditori si impantanano in parole vane
    Nella politica inutile, nella menzogna piena di odio.
    Alla ricerca del profitto dimenticano l'essenziale,
    Lasciali camminare sulla terra, lasciali respirare l'aria del cielo.

    Dimentica i tuoi discorsi, le tue false promesse!
    La Terra sanguina, questa è la vera sofferenza.
    Respira, cammina, mangia, comprendi,
    Senza rispetto per la Terra, distruggerai tutto.

    Parlano di ricchezza, potere, controllo,
    Ma dimenticano le radici, l'essenza del loro ruolo.
    Mangiano frutta, carne, verdure fresche,
    Ma il pianeta che distruggono non potrà più dare.

    Non essere più stupido e apri gli occhi.
    Il tempo delle caverne e delle riunioni è finito,
    Sono finiti i giorni dei tuoi giochi tristi!
    Pulisci le orecchie, togli gli auricolari!

    Dimentica i tuoi discorsi, le tue false promesse!
    La Terra sanguina, questa è la vera sofferenza.
    Respira, cammina, mangia, realizza,
    Senza rispetto per la Terra, distruggerai tutto.

    Politiche inutili, profitti folli,
    Gli oceani si stanno innalzando, la foresta è bruciata.
    L'aria diventa velenosa, la terra muore,
    Ascolta la Terra, senti il ​​suo dolore.

    Uomini di poche parole, svegliatevi,
    La tua casa sta bruciando, davanti ai tuoi occhi da pazzo.
    Ogni bugia, ogni ricerca di profitto,
    Ci avvicina al limite, alla fine della vita.

    Dimentica i tuoi discorsi, le tue false promesse!
    La Terra sanguina, questa è la vera sofferenza.
    Respira, cammina, mangia, evolvi,
    Senza rispetto per la Terra, distruggerai tutto.

    La Terra grida, ascolta la sua voce,
    È tempo di agire, di fare la scelta giusta.
    Per l'aria, per la terra, per la vita dentro di noi,
    Rispetta la Terra, prima che sia troppo tardi per noi.

  • 04
    Evaporato
    00:03:53

    Gli uomini si alzano, ogni mattina grigia,
    Vanno al lavoro, senza un solo grido.
    Vecchie automobili, fumo di sigaretta,
    Si lamentano dell'aria, del loro pianeta.

    Le loro vite si stanno esaurendo, giorno dopo giorno,
    Bruciano la candela, senza ritorno.
    Si lamentano dell'aria, dell'inquinamento,
    Ma accenditi una sigaretta, senza pensare.

    Ogni boccata, ogni corsa,
    È la salute che dimenticano, che lasciano da parte.
    Muoiono di cancro, le loro famiglie piangono,
    Ma si tratta di cibo spazzatura, a cui danno la colpa senza errori.

    Negli uffici si instaura la routine,
    Caffè e nicotina, la combinazione fatale.
    Ignorano i segnali, gli avvertimenti,
    La salute peggiora, lentamente, sicuramente.

    La sera, davanti allo schermo, si addormentano,
    Esausti da una vita che li trasforma.
    Sognano giorni migliori, nuovi inizi,
    Ma continuano gli stessi errori, lo stesso incubo.

    Ogni boccata, ogni corsa,
    È la salute che dimenticano, che lasciano da parte.
    Muoiono di cancro, le loro famiglie piangono,
    Ma si tratta di cibo spazzatura, a cui danno la colpa senza errori.

    Fumo e gas sono la loro vita quotidiana,
    La loro salute peggiora, senza futuro.
    Guardano altrove, si rifiutano di vedere,
    Il legame tra le loro scelte e il loro incubo.

    Sulle loro tombe scorrono lacrime,
    Famiglie arrabbiate cercano il colpevole.
    Ma si tratta delle loro vite, delle loro scelte,
    Chi li ha portati sull'orlo del caos.

    Ogni boccata, ogni corsa,
    È la salute che dimenticano, che lasciano da parte.
    Muoiono di cancro, le loro famiglie piangono,
    Ma si tratta di cibo spazzatura, a cui danno la colpa senza errori.

    Il risveglio è brutale, la verità fa male,
    È tempo di cambiare, di rompere il fatale.
    Rispetta il tuo corpo, le tue scelte di vita,
    Prima che sia troppo tardi, per la tua sopravvivenza.

  • 05
    Profugo
    00:04:00

    Tu, l'adolescente che lascia il tuo bellissimo villaggio,
    Testa piena di sogni, magnifiche speranze.
    Ti hanno detto che a Parigi le strade sono ricoperte d'oro,
    Te ne vai senza voltarti indietro, senza un solo rimorso.

    Il mare è un cimitero, i morti intorno a te,
    I tuoi sogni sono infranti, le tue speranze sono state inghiottite.
    Si supplica, si supplica attraversando la Francia,
    Un percorso di dolore, solo un po' di speranza.

    Attraversi paesi, schiavo del crudele,
    Privazioni, torture, è un vero inferno.
    Fuggi, attraversi il mare dove altri hanno naufragato,
    Corpi senza vita, fluttuanti, sogni arenati come ostaggi.

    Il mare è un cimitero, i morti intorno a te,
    I tuoi sogni sono infranti, le tue speranze sono state inghiottite.
    Si supplica, si supplica attraversando la Francia,
    Un po' d'amore, solo un po' di speranza.

    Finalmente a Parigi l'oro è al collo,
    Vecchi pagliaccetti e gattini,
    Rubi per sopravvivere, la fame ti attanaglia lo stomaco,
    Ma la legge ti raggiunge, i tuoi sogni diventano disincantati.

    Attraversi paesi, schiavo del crudele,
    Privazioni, torture, è un vero inferno.
    Fuggi, attraversi il mare dove altri hanno naufragato,
    Corpi senza vita, fluttuanti, sogni arenati come ostaggi.

    In prigione ripensi al tuo villaggio lontano,
    Alla tua mamma che ti aspetta e ai suoi dolci ritornelli.
    Rimandato a casa, dove tutto ha avuto inizio,
    Un ciclo di tristezza, un sogno infranto.

    La tua speranza svanisce, ma rimani dentro di te,
    La forza di sopravvivere, un coraggio infinito.
    Anche nell'oscurità cerchi una luce,
    Un futuro possibile, oltre la povertà.

    Attraversi paesi, schiavo del crudele,
    Privazioni, torture, è un vero inferno.
    Fuggi, attraversi il mare dove altri hanno naufragato,
    Corpi senza vita, fluttuanti, sogni arenati come ostaggi.

    Torni a casa con cicatrici sul cuore,
    Un'adolescente anziana, segnata dal dolore.
    Ma nel profondo della tua anima, una fiamma che persiste,
    Una tenue speranza, un sogno che resiste.

  • 06
    Il vecchio faggio
    00:03:19

    È un albero secolare, un antico testimone del tempo,
    Fiero e maestoso, respira la primavera.
    Intorno a lui la vita è organizzata,
    Cresce in estate, riposa nella brezza.

    I suoi rami riparavano uccelli, nidi,
    Intere generazioni, vite infinite.
    In autunno si addormenta, in inverno sogna,
    Dei giorni passati, del futuro, spera.

    Ha visto passare le stagioni, i secoli,
    Vita respirata, sotto il sole dorato.
    Ma un giorno, i giovani, senza anima né rispetto,
    Avvicinati ridendo, taglialo senza rimpianti.

    Ogni anello del suo tronco, una storia, una traccia,
    Un passato glorioso, che cancellano.
    Non vedono la sua grandezza, la sua anima gigante,
    Lo fanno a pezzi, il vento è straziante.

    Cade, un gigante abbattuto dall'ignoranza,
    La risata risuona, in un silenzio intenso.
    La terra piange, il bosco trattiene il respiro,
    Una vita spenta, un dolore che si tocca.

    Ha visto passare le stagioni, i secoli,
    Vita respirata, sotto il sole dorato.
    Ma un giorno, i giovani, senza anima né rispetto,
    Avvicinati ridendo, taglialo senza rimpianti.

    L'albero muore, il suo spirito vola via,
    Verso un cielo lontano, dove gli uomini non hanno più alcun ruolo.
    Lascia dietro di sé un vuoto immenso,
    Un crudele promemoria dell'ignoranza, della disattenzione.

  • 07
    La tempesta
    00:03:49

    Una grande tempesta inviata dagli dei,
    Per punire gli uomini, per punire le loro confessioni.
    Arriva fiero del suo ruolo, della sua forza.
    Sulla sua strada, gli alberi si inchinano, sottomessi.

    Il vento ulula, i fulmini squarciano la notte,
    La pioggia cade come lame infinite.
    È una tempesta violenta, piena di rabbia,
    Un messaggero divino, che porta un pesante fardello di saggezza.

    Va avanti, con la rabbia nel cuore, per fare pulizia,
    La terra delle stronzate di questi uomini accecati.
    Le auto si allontanano rombando,
    La tempesta ruggisce, con rabbia titanica.

    Al mattino gli uomini si svegliano con gli occhi gonfi
    Si lamentano, chiamano le loro assicurazioni, pieni di disprezzo.
    La grande tempesta non ha avuto abbastanza forza,
    Per far loro capire che questo divorzio è colpa loro.

    La città è fradicia, le strade devastate,
    Ma gli uomini non vedono, non possono accettare.
    Incolpano la natura, si rifiutano di vedere,
    Che sono state le loro azioni a evocare questo ghiro.

    Va avanti, con la rabbia nel cuore, per fare pulizia,
    La terra delle stronzate di questi uomini accecati.
    Le auto si allontanano rombando,
    La tempesta ruggisce, con rabbia titanica.

    La tempesta si allontana, il suo messaggio si perde,
    Gli uomini restano ciechi, sempre confusi.
    Gli Dei sospirano, dal loro alto dominio,
    La lezione non è stata appresa e la Terra soffre.

  • 08
    La mandria
    00:03:52

    Nella radura nascosta il cervo sta fiero,
    Leader del suo gregge, in un mondo intero.
    Annusa l'aria fresca, si guarda intorno,
    Fa e cerbiatti, la vita che sorride.

    I boschi maestosi, simbolo della sua maestria,
    Ormai sono un trofeo, un oggetto del desiderio.
    Corre, ansima, la paura negli occhi,
    Circondato da cani, è l'oggetto degli dei.

    In lontananza suonano i clacson, un brivido,
    I demoni arrivano a cavallo, senza motivo.
    Branchi di cani assetati di sangue ai loro piedi,
    Il cervo trema, il branco fugge nei boschi.

    Gli uomini sono ubriachi di sangue, di follia,
    Il cervo va nel panico in questa notte spietata.
    Uno sparo risuona come un ruggito,
    La liberazione arriva, in un impulso finale.

    Il cervo crolla, in un silenzio gelido,
    La mandria è in lutto, in un triste carnevale.
    Gli uomini esultano, ebbri della loro conquista,
    Ma la radura lo piange in una celebrazione oscura.

    In lontananza suonano i clacson, un brivido,
    I demoni arrivano a cavallo, senza motivo.
    Branchi di cani assetati di sangue ai loro piedi,
    Il cervo trema, l'orda fugge nei boschi.

    Nella radura ormai vuota e silenziosa,
    Gli echi dei corni si spengono, in pia tristezza.
    Il cervo giace, simbolo della natura profanata,
    Gli uomini si allontanano, la loro sete di sangue non è stata placata.

    Il bosco piange, in lutto solenne,
    Il maestoso cervo, una leggenda crudele.
    Ma nel vento, nel mormorio degli alberi,
    La sua memoria persiste, in un'eco senza marmo.

  • 09
    Grande madre
    00:03:58

    Al mattino, il sole sorge, baciando la terra,
    Ma la natura piange nel silenzio, nel suo mistero.
    Lei sostiene i nostri passi pesanti, le nostre voci arroganti,
    Ogni giorno geme sotto i nostri passi rumorosi.

    Gli uccelli cantano, ma le loro melodie sono tristi,
    Vedono la nostra devastazione, le nostre azioni egoistiche.
    I fiori appassiscono, sotto lo sguardo degli uomini,
    Il loro debole profumo, in un mondo che si oscura.

    Gli alberi si piegano, sotto il peso dei nostri peccati,
    Piangono i fiumi, in un mormorio ferito.
    La terra si spezza, nella sua silenziosa sofferenza,
    La natura resiste, ma il suo cuore è in angoscia.

    Ci dà tutto, senza chiedere nulla in cambio,
    Ma nella nostra corsa per il potere ci distruggiamo.
    Lei grida aiuto, nel vento che si alza,
    Ma le nostre orecchie sorde percepiscono solo i nostri sogni.

    La natura ci guarda con tristezza e dispetto,
    Vede i nostri errori, i nostri infiniti errori.
    Ci tende la mano, in un gesto d'amore,
    Ma lo rifiutiamo, per piaceri senza ritorno.

    Gli alberi si piegano, sotto il peso dei nostri peccati,
    Piangono i fiumi, in un mormorio ferito.
    La terra si spezza, nella sua silenziosa sofferenza,
    La natura resiste, ma il suo cuore è in angoscia.

    Eppure, nel suo silenzio, spera ancora,
    Che apriremo gli occhi, che cambieremo lo scenario.
    Che impareremo finalmente a rispettare la sua grandezza,
    Prima che sia troppo tardi, prima che muoia.

  • 10
    Oro o saggezza
    00:03:59

    Nei fiumi che scorrono sotto il sole cocente,
    Gli uomini cercano tesori, desiderosi e impazienti.
    Trovano ciottoli lucenti, abbagliati dal loro splendore,
    E le loro menti si oscurano, in una lotta oscura.

    Lo chiamano oro, ricchezza infinita,
    E la loro ossessione cresce, fino a portarli alla fine.
    Si uccidono a vicenda per un po' di metallo prezioso,
    Dimenticare l'amore, l'amicizia, in un mondo furioso.

    Ciottoli nei fiumi, uomini impazziti,
    Combattono per l'oro, in una lotta semplice.
    Ma la loro illusoria ricchezza non può riempire il vuoto dentro di loro,
    Perché nella loro ricerca egoistica perdono tutto ciò che è prezioso.

    Le famiglie piangono, le madri perdono i figli,
    In questa follia distruttiva, dove regnano i pericoli.
    I fiumi diventano tombe, testimoni muti,
    Dell'avidità degli uomini, della loro avidità.

    Ciottoli nei fiumi, uomini impazziti,
    Combattono per l'oro, in una lotta semplice.
    Ma la loro illusoria ricchezza non può riempire il vuoto dentro di loro,
    Perché nella loro ricerca egoistica perdono tutto ciò che è prezioso.

    In questa triste storia risuona un monito,
    L'oro può brillare, ma lascia i cuori in soggezione.
    Riscopriamo la saggezza, il valore di ciò che è vero,
    Prima che la nostra ossessione per l'oro ci guidi per sempre.

  • 11
    Il vecchio e la terra
    00:03:45

    La sventura delle anime, imprigionate senza tregua,
    Nei corpi tormentati, dove la mente appassisce.
    Psicopatici, bipolari, schizofrenici perduti,
    L'anima lotta in silenzio, cercando la liberazione.

    Nell'ombra degli spiriti si nascondono le anime,
    Prigionieri dei guai, del dolore amaro.
    I corpi lottano, tra follia e ragione,
    Mentre le anime piangono, cercando fuga.

    Spingono gli angoli, cercano di sfondare,
    La busta malata, la prigione dei pazzi.
    Le giornate trascorrono buie, tra grida e silenzi,
    Le anime vogliono guarire, ritrovare il loro equilibrio.

    La sventura delle anime, imprigionate senza tregua,
    Nei corpi tormentati, dove la mente appassisce.
    Psicopatici, bipolari, schizofrenici perduti,
    L'anima lotta in silenzio, cercando la liberazione.

    Psicopatici erranti, in mondi disturbati,
    Le anime gridano dall'interno, cercando chiarezza.
    Bipolari che salgono e scendono, in un vortice crudele,
    Le anime cercano di navigare in questo inferno irreale.

    Gli schizofrenici si perdono tra realtà e sogno,
    Le anime battono le ali, in questa gabbia senza tregua.
    I giorni sono battaglie, le notti guerre infinite,
    Le anime desiderano la pace, un nuovo mattino.

    La sventura delle anime, imprigionate senza tregua,
    Nei corpi tormentati, dove la mente appassisce.
    Psicopatici, bipolari, schizofrenici perduti,
    L'anima lotta in silenzio, cercando la liberazione.

    La speranza diminuisce, nei corridoi ghiacciati,
    Le anime si rassegnano al loro destino, al loro passato.
    I medicinali cadono come catene invisibili,
    Le anime svaniscono, in questo ambiente terribile.

    Un giorno arriva la fine, in un triste ospedale,
    Lobotomizzato, senza anima, il corpo diventa ministro.
    Il silenzio è pesante, l'oscurità totale,
    Le anime finalmente volano via, liberate da questa ricerca.

    La sventura delle anime, imprigionate senza tregua,
    Nei corpi tormentati, dove la mente appassisce.
    Psicopatici, bipolari, schizofrenici perduti,
    L'anima lotta in silenzio, cercando la liberazione.

    Così finisce questa tragedia umana,
    Le anime se ne sono andate, lasciando dietro di sé il dolore.
    Che il loro viaggio sia dolce, verso cieli sereni,
    Perché sulla Terra la loro sofferenza non è mai stata cancellata.

  • 12
    L'ultima canzone
    00:03:55

    Madre Natura piange, nell'ombra della notte,
    Le sue lacrime sono i fiumi, le sue grida sono il vento che fugge.
    Ci chiama, con un sussurro disperato,
    Per aprire gli occhi, prima che sia troppo tardi.

    Gaia ci porta, tra le sue braccia stanche,
    Ma le nostre azioni insensate la feriscono, nella sua fragilità.
    Ci implora di cambiare il nostro umore,
    Per risvegliare le nostre anime, prima che sia troppo tardi.

    Questa è l'ultima canzone, dedicata a Madre Natura,
    A Gaia, alla nostra Terra, nella sua oscura angoscia.
    È ora di svegliarsi, cambiare rotta,
    Prima che la nostra storia diventi solo un triste vuoto.

    Gli uccelli cantano, allo spuntare dell'alba,
    Portano il messaggio della fine della vita.
    Ascoltiamo il loro canto, nel silenzio dei nostri cuori,
    Riscopriamo la connessione, con la natura in lacrime.

    In ogni filo d'erba, in ogni soffio di vento,
    Troviamo la speranza, per salvare ciò che resta vivo.
    Uniamo le forze, in un'ondata di solidarietà,
    Per proteggere la nostra casa, nella sua fragilità.

    Questa è l'ultima canzone, dedicata a Madre Natura,
    A Gaia, alla nostra Terra, nella sua oscura angoscia.
    È ora di svegliarsi, cambiare rotta,
    Prima che la nostra storia diventi solo un triste polverone.

    In questa preghiera finale, in questa melodia finale,
    Ascoltiamo il richiamo della Terra, nella sua voce primordiale.
    Svegliamoci, stupidi esseri umani, prima che sia troppo tardi,
    Prima che il nostro futuro diventi solo una prospettiva oscura.


Informazioni

Voglio che ogni creazione Hobookan sia rispettata e valorizzata. Qualsiasi tentativo illegale di distribuzione da parte di persone non autorizzate non solo comprometterebbe la mia strategia per la distribuzione di queste creazioni, ma minerebbe anche l'integrità del mio lavoro. Dovrei quindi adottare misure severe per proteggere le mie opere.

Grazie per rispettare il mio lavoro informandovi e consultando le pagine Condizioni generali d'uso, il Avviso legale, il Condizioni di vendita, nonché le norme che definiscono la Diritto d'autore e sanzioni applicabili.

Desidero ringraziarvi di cuore per il rispetto e l'attenzione che riservate al mio lavoro. Il tuo impegno ad informarti e consultare le pagine prima di prendere una decisione è molto apprezzato. È grazie ad utenti come te che posso continuare a creare e condividere lavori di qualità.

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