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Favole di Hobookan
[20 Musiche]

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Scopri Fables Hobookan, un album accattivante in cui ogni traccia è una favola moderna popolata da animali antropomorfi. Ogni canzone intreccia storie incantevoli in cui gli animali, come specchi del nostro comportamento, si impegnano in avventure ricche di lezioni. Dai leoni infinitamente saggi e le volpi astute ai corvi audaci e alle tartarughe perseveranti, Hobookan Fables esplora le complessità della natura umana attraverso la lente del regno animale. Ogni favola è una lezione di vita, una profonda riflessione su temi universali come la giustizia, la vanità, la solidarietà e l'ambizione. Melodie inquietanti e sofisticati arrangiamenti musicali avvolgono queste storie morali, creando un'esperienza uditiva tanto divertente quanto illuminante. Fables Hobookan non è solo un album, è un viaggio filosofico e poetico che invita a riscoprire i valori essenziali della nostra esistenza. Immergiti in questo universo unico e lasciati guidare dalla saggezza senza tempo delle favole. Per visualizzare le informazioni corrispondenti cliccare sui titoli. Per vedere i testi cliccare su 'testi'.

Testi, composizione, musica : Patrick Courbin / Hobookan - Tutti i diritti riservati


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  • 01
    Il rospo e la raganella
    00:03:17

    Il rospo e la raganella

    In uno stagno tranquillo, sotto un cielo incantevole,
    Viveva un rospo grigio, senza splendore, senza valore,
    Sognava di essere bello, di splendere sotto il cielo,
    Come la raganella, verde brillante.

    Ogni giorno la ammirava, da lontano, in silenzio,
    La raganella saltava, aggraziata, con eleganza,
    Il rospo, nel suo angolo, rimuginava sulla sua follia,
    Diventare più bella era la sua unica sfida.

    Oh, come essere bella, affascinante come la tua raganella,
    Rana splendente, dammi la tua silhouette,
    Voglio brillare, scintillare, cambiare il mio destino,
    Da semplice brutto rospo a sacra bellezza.

    Un giorno, vicino allo stagno, incontrò un mago,
    Il vecchio saggio delle acque, il misterioso guardiano,
    Ha implorato aiuto, ha cominciato a implorare,
    Il vecchio saggio sorride, pronto ad esaudire la sua richiesta.

    Oh, come essere bella, affascinante come la tua raganella,
    Rana splendente, dammi la tua silhouette,
    Voglio brillare, scintillare, cambiare il mio destino,
    Da semplice brutto rospo a sacra bellezza.

    Il mago allora disse, con voce sicura,
    La bellezza viene dal cuore, non può essere rubata,
    Ma posso offrirti la possibilità di metterti alla prova,
    Questa apparenza è spesso ingannevole e non può dettare tutto.

    Oh, come essere bella, affascinante come la tua raganella,
    Rana splendente, dammi la tua silhouette,
    Voglio brillare, scintillare, cambiare il mio destino,
    Da semplice brutto rospo a sacra bellezza.

    Il rospo, trasformato, divenne poi lucido, fosforescente,
    Gli altri lo evitavano o lo guardavano con sospetto,
    Rainette gli si avvicinò dolcemente e gli disse con tenerezza,
    Non sei cambiato, hai solo nascosto le tue debolezze.

    Oh, come essere bella, affascinante come la tua raganella,
    Rana splendente, dammi la tua silhouette,
    Voglio brillare, scintillare, cambiare il mio destino,
    Da semplice brutto rospo a sacra bellezza.

    La lezione è stata purtroppo imparata dal nostro rospo grigio,
    La vera bellezza sta nella mente,
    Capì allora che l'importante, in breve,
    Si tratta di essere te stesso, anche se sei disgustoso

  • 02
    Lo squalo bulimico
    00:03:58

    Lo squalo bulimico

    Nelle profondità dell'oceano, dove la vita regna sovrana,
    Viveva un grande squalo, dai denti affilati e puliti,
    Mangiava ovunque, per una bulimia infinita,
    Ignorare i pericoli, deglutire senza freni.

    Ogni giorno cacciava, ingoiava senza misura,
    Pesci e crostacei, tutto diventava il suo pascolo,
    Non lasciò vivere nulla, nelle acque azzurre,
    Divorando l'oceano, avidamente.

    Piccolo squalo bulimico, il tuo folle appetito,
    Ti conduce alla tua rovina, nell'oceano ghiacciato,
    Divori costantemente, senza mai fermarti,
    Presto sarai solo, senza nulla che ti sostenga.

    I pesci fuggirono, i coralli si nascosero,
    Spaventati dalle sue azioni, i mari si svuotarono.
    Le alghe mormoravano, nella corrente salata,
    Squalo, fai attenzione, la tua fame ti intrappola.

    Piccolo squalo bulimico, il tuo folle appetito,
    Ti conduce alla tua rovina, nell'oceano ghiacciato,
    Divori costantemente, senza mai fermarti,
    Presto sarai solo, senza nulla che ti sostenga.

    Un giorno si ritrovò solo negli abissi,
    Non è rimasto più niente da divorare, niente da gustare, nessun sapore,
    L'oceano era vuoto e la sua bulimia insaziabile,
    Lo squalo allora capì la lezione, pietosamente.

    Piccolo squalo bulimico, il tuo folle appetito,
    Ti conduce alla tua rovina, nell'oceano ghiacciato,
    Divori costantemente, senza mai fermarti,
    Presto sarai solo, senza nulla che ti sostenga.

    Alla fine si rese conto, in un triste sussurro,
    Questa moderazione è pura saggezza,
    Il suo stomaco vuoto gridava, il suo cuore pesante di rammarico,
    Lo squalo bulimico, morto di fame, ha imparato dai suoi eccessi.

    Piccolo squalo bulimico, il tuo folle appetito,
    Ti conduce alla tua rovina, nell'oceano ghiacciato,
    Divori costantemente, senza mai fermarti,
    Presto sarai solo, senza nulla che ti sostenga.

    Il mare è tornato alla vita, lentamente, pazientemente,
    Lo squalo ha nutrito lentamente i granchi
    Nell'azzurro profondo tutta la benedetta Quaresima,
    La saggezza di un oceano in un triste requiem.

  • 03
    La iena e il leone
    00:03:57

    La iena e il leone

    Nella savana africana, sotto il sole cocente,
    Viveva una iena, dal sorriso insolente,
    Ha sfidato le leggi, le regole ancestrali,
    Si prende gioco del vecchio leone e della sua bella morale.

    Ogni giorno cacciava in camicia, divorando senza rimorsi,
    La preda di altri cacciatori, semina discordia,
    Gli elefanti sussurravano, le zebre erano diffidenti,
    Ma la sfacciata iena ne rise.

    Iena ribelle, nella savana dorata,
    Sfidi le leggi, non smetti mai di saccheggiare,
    Ma verrà il giorno in cui sarai giudicato,
    E le tue azioni impunite finiranno vendicate.

    Il vecchio leone regnò, con saggezza e lentezza,
    Ma le sue leggi sembravano vecchie, di fronte a tante disgrazie,
    La iena si stava divertendo, senza timore né paura,
    Approfittando dei difetti, con sinistro ardore.

    Iena ribelle, nella savana dorata,
    Sfidi le leggi, non smetti mai di saccheggiare,
    Ma verrà il giorno in cui sarai giudicato,
    E le tue azioni impunite finiranno vendicate.

    Una mattina spuntò, con un respiro nuovo,
    Le leggi del leone cambiarono, colpendo come un flagello,
    La iena non vide arrivare nulla, e nemmeno i suoi amici avvoltoi,
    Le loro vite di disprezzo furono sconvolte in un giorno.

    Iena ribelle, nella savana dorata,
    Sfidi le leggi, non smetti mai di saccheggiare,
    Ma verrà il giorno in cui sarai giudicato,
    E le tue azioni impunite finiranno vendicate.

    Gli altri animali, stanchi di tante marachelle,
    Uniti contro le iene, per riportare la pace,
    Correva instancabilmente, cercando di nascondersi,
    Ma le sue violazioni finirono per soffocarlo.

    Iena ribelle, nella savana dorata,
    Sfidi le leggi, non smetti mai di saccheggiare,
    Ma verrà il giorno in cui sarai giudicato,
    E le tue azioni impunite finiranno vendicate.

    La savana ha ritrovato la sua tranquillità e il suo ordine,
    La iena si rese conto troppo tardi che avrebbe smesso di mordere.
    Sotto lo sguardo del vecchio leone, la giustizia riprese,
    La iena ha pagato il prezzo del suo disprezzo.

  • 04
    La capra e il suo orgoglio
    00:03:30

    La capra e il suo orgoglio

    In un prato verde, dove cantavano le allodole,
    Viveva una capra, dal portamento fiero e dalla testa alta,
    Convinta di essere nobile, orgogliosa cavalla da corsa,
    Lei si pavoneggiava e l'orgoglio schizzava.

    I suoi zoccoli risuonavano come ferri lucidi,
    Trottava in tondo, con aria esaltata,
    Le galline chiocciarono, le pecore risero,
    Ma la capra, imperturbabile, continuava a sognare.

    Piccola capra orgogliosa, nel tuo prato incantato,
    Ti credi una cavalla, nobile e raffinata,
    Ma il tuo orgoglio ti vela, la semplice verità,
    Che capra sei e che sarai per sempre.

    Le mucche mormoravano, tra due bicchieri di latte,
    Guardala al trotto, con la sua aria da balletto,
    I cani si rotolavano dalle risate fino a piangere,
    Ma la capra vide solo il suo sogno preferito.

    Piccola capra orgogliosa, nel tuo prato incantato,
    Ti credi una cavalla, nobile e raffinata,
    Ma il tuo orgoglio ti vela, la semplice verità,
    Che capra sei e che sarai per sempre.

    Avrebbe potuto brillare, essere la regina del branco,
    Ma il suo accecante orgoglio lo teneva lontano dai bravi,
    Gli altri animali la lasciarono da parte,
    Perché nel mondo dei suoi sogni è rimasta rinchiusa.

    Piccola capra orgogliosa, nel tuo prato incantato,
    Ti credi una cavalla, nobile e raffinata,
    Ma il tuo orgoglio ti vela, la semplice verità,
    Che capra sei e che sarai per sempre.

    Un giorno, un gufo saggio gli disse passando,
    Accetta la tua natura e sii fiero di esserlo, davvero,
    La felicità è nell'accettazione, non nelle illusioni,
    Ma la capra, troppo timida, ignorò questa lezione.

    Piccola capra orgogliosa, nel tuo prato incantato,
    Ti credi una cavalla, nobile e raffinata,
    Ma il tuo orgoglio ti vela, la semplice verità,
    Che capra sei e che sarai per sempre.

    Il tempo passava e la capra, solitaria,
    Rimpiangeva il suo orgoglio e i suoi sogni fugaci,
    Avrebbe potuto essere amata, davvero straordinaria,
    Ma il suo orgoglio l'ha perduta, nel suo prato, sola, sarebbe rimasta.

  • 05
    L'uomo saggio e lo studente impudente
    00:03:36

    Il saggio e lo studente impudente

    In un giardino tranquillo, sotto un cielo stellato,
    Un uomo saggio insegnava, le sue lezioni illuminavano,
    Ad uno studente curioso, con lo sguardo stralunato,
    Non troppo pronto per comprendere tutti i sacri segreti.

    Il saggio alzò il dito, verso la luna d'argento,
    “Guarda”, disse, “il mistero illuminato,
    Questa luce morbida, disegnata nel cielo,
    Qui è dove la verità è per sempre."

    Oh, studente disattento, ascolta il consiglio,
    Non guardare il dito, ma la luce eterna,
    Perché il sentiero della saggezza è cosparso di scintille,
    Segui il percorso della luna e troverai il cielo.

    Ma lo studente, distratto, fissava il dito puntato,
    Ignorando la saggezza, si perse nella vanità,
    Con un gesto inaspettato, afferrò il dito sacro,
    E con un movimento assurdo se lo infilò nel naso.

    Oh, studente disattento, ascolta il consiglio,
    Non guardare il dito, ma la luce eterna,
    Perché il sentiero della saggezza è cosparso di scintille,
    Segui il percorso della luna e troverai il cielo.

    Il saggio sospirò, di fronte a tanta ignoranza,
    Vedere lo studente carente, per pura chiaroveggenza,
    "Ti perderai sempre, nel tuo folle vagabondare,
    Se non vedi oltre la tua arroganza."

    Oh, studente disattento, ascolta il consiglio,
    Non guardare il dito, ma la luce eterna,
    Perché il sentiero della saggezza è cosparso di scintille,
    Segui il percorso della luna e troverai il cielo.

    Brillavano le stelle, testimoni della scena assurda,
    Il saggio sapeva che lo studente doveva imparare il suo dolore.
    Il vero apprendimento a volte porta via il dolore,
    Perché il dito grosso del saggio gli ha fatto venire il mal di testa.

    Oh, studente disattento, ascolta il consiglio,
    Non guardare il dito, ma la luce eterna,
    Perché il sentiero della saggezza è cosparso di scintille,
    Segui il percorso della luna e troverai il cielo.

    Il giardino rimaneva tranquillo, sotto la luna illuminata,
    Il saggio continuò le sue lezioni di verità,
    Lo studente, con il tempo, forse capirebbe,
    Possa il cammino verso la saggezza richiedere un buon fertilizzante.

  • 06
    La formica fuorviata
    00:03:35

    La formica fuorviata

    Sotto il cielo estivo viveva una formica laboriosa,
    Ha lavorato instancabilmente, instancabilmente e preziosamente,
    Ha accumulato riserve, prima dell'inverno, rigorosa,
    Ignorando il mondo intorno, concentrato e serio.

    Piccola formica con la borsa sulle spalle,
    Attraversi i campi e il sottobosco, senza alzare il muso,
    “Bisogna accumulare”, pensi brillantemente,
    Per sopravvivere alle giornate fredde, senza mai venir meno.

    Piccola formica, apri gli occhi, guardati intorno,
    La vita è più che fatica, è amore e gioia,
    Non lasciare che l'avidità ti imprigioni in questo modo,
    Imparare a vivere, ad amare, questa è la vera sfida.

    Ignorava i fiori, non ascoltava più il canto degli uccelli,
    Le risate degli altri insetti, i giochi sotto i rami.
    La sua unica ossessione: riempire il suo prezioso carretto,
    Accumula tesori, frenesia curiale.

    Piccola formica con la borsa sulle spalle,
    Attraversi i campi e il sottobosco, senza alzare il muso,
    “Bisogna accumulare”, pensi brillantemente,
    Per sopravvivere alle giornate fredde, senza mai venir meno.

    Una sera tempestosa, il cielo diventò nero, minaccioso,
    I fulmini attraversavano la notte, il tuono rimbombava,
    La pioggia inondò la terra, tutto fu sommerso,
    La formica ha perso le sue riserve, la sua fatica è esaurita.

    Piccola formica, apri gli occhi, guardati attorno,
    La vita è più del tuo impegno, è amore e gioia,
    Non lasciare che l'avidità ti imprigioni in questo modo,
    Imparare a vivere, ad amare, questa è la vera sfida.

    Senza risorse, senza casa, ha capito il suo errore,
    Che la vita non è solo accumulazione e lavoro,
    Che l'amore e la condivisione sono i veri valori,
    Ma era troppo tardi per questo povero corpo sognante.

    Piccola formica, apri gli occhi, guardati attorno,
    La vita è più che fatica, è amore e gioia,
    Non lasciare che l'avidità ti imprigioni in questo modo,
    Imparare a vivere, ad amare, questa è la vera sfida.

    Il vento soffiava dolcemente, sulla terra fradicia,
    Gli altri insetti danzavano liberi e leggeri,
    La formica non aveva capito cosa la vita gli aveva dettato,
    Che l'amore e la vita sono le vere ricchezze da custodire e rispettare.

  • 07
    Il ratto e i topolini
    00:03:02

    Il ratto e i topolini

    In una soffitta buia, dove regna il mistero,
    Viveva un grosso topo, in modo molto austero,
    Prendersi gioco dei topi, così piccoli e leggeri,
    Li molestano costantemente, non restano mai in silenzio.

    Grande ratto arrogante, con il tuo sguardo sprezzante,
    Hai riso dei topi, definendoli rachitici,
    "Sei fragile, così piccolo, non forte come me,"
    La tua crudeltà ha echeggiato, festa dei mistigri.

    Grande ratto, troppo orgoglioso, hai attirato l'attenzione,
    Ora intrappolato, è troppo tardi per il perdono,
    I topolini, che tanto disprezzavi,
    Hanno trovato la strada e tu sei bloccato.

    I topolini passavano con grazia,
    Sotto lo sguardo del topo, che li ferisce sempre,
    Rise forte, vedendo le loro piccole dimensioni,
    Senza mai pensare che un giorno sarebbe caduto.

    Grande ratto, troppo orgoglioso, hai attirato l'attenzione,
    Ora intrappolato, è troppo tardi per il perdono,
    I topolini, che tanto disprezzavi,
    Hanno trovato la strada e tu sei bloccato.

    Un giorno, il destino ha deciso di cambiare,
    Il grosso topo, troppo grasso, non poteva più nascondersi,
    Una trappola si è chiusa su di lui, senza pietà,
    Ha capito troppo tardi che doveva essere discreto.

    Grande ratto, troppo orgoglioso, hai attirato l'attenzione,
    Ora intrappolato, è troppo tardi per il perdono,
    I topolini, che tanto disprezzavi,
    Hanno trovato la strada e tu sei bloccato.

    I topi ballavano con tutta leggerezza,
    Libero dalle sue prese in giro e dalle sue crudeltà,
    Il grande topo in gabbia, si pentì dei suoi misfatti,
    E' il tempo del perdono, delle finzioni contraffatte.

    Grande ratto, troppo orgoglioso, hai attirato l'attenzione,
    Ora intrappolato, è troppo tardi per il perdono,
    I topolini, che tanto disprezzavi,
    Hanno trovato la strada e tu sei bloccato.

    Il grosso ratto, in lacrime, capì la sua arroganza,
    Che la gentilezza e l'umiltà sono vere alleanze,
    Ma rinchiuso per sempre, senza speranza di clemenza,
    Meditava sui suoi errori, in un immenso silenzio.

  • 08
    Il vecchio gufo arrogante
    00:02:45

    Il vecchio gufo arrogante

    Nella fitta foresta sedeva sul trono un vecchio gufo,
    Dall'alto del suo albero osservava e criticava,
    Autoproclamatosi uomo saggio, rifiutava qualsiasi progresso,
    Perché per lui solo la sua conoscenza meritava rispetto.

    Vecchio gufo, così orgoglioso, credi di essere così istruito,
    Giudichi e analizzi guardando i passanti dall'alto in basso,
    Dalla cima del tuo albero, mantieni la verità,
    Ma nella tua torre d'avorio sei molto isolato.

    Gufo arrogante, caduto dal tuo trespolo,
    Il fulmine ti ha ricordato che devi saper vedere bene,
    Chiedi aiuto, ma nessuno verrà,
    Tu sei il saggio, quindi trova la tua strada.

    Tu disprezzi gli animaletti laggiù,
    I loro sforzi e i loro sogni li polverizzi,
    Per te, vecchio gufo, si svela solo la tua conoscenza,
    Ma la tua arroganza ti porta alla vera sconfitta.

    Gufo arrogante, caduto dal tuo trespolo,
    Il fulmine ti ha ricordato che devi saper vedere bene,
    Chiedi aiuto, ma nessuno verrà,
    Tu sei il saggio, quindi trova la tua strada.

    Un giorno, Lady Storm, cade nella foresta,
    Il fulmine colpisce il tuo albero e ti butta giù,
    Sulla terra umida, tu, il vecchio saggio caduto,
    Chiedi aiuto, ma non arriva nessuno.

    Gufo arrogante, caduto dal tuo trespolo,
    Il fulmine ti ha ricordato che devi saper vedere bene,
    Chiedi aiuto, ma nessuno verrà,
    Tu sei il saggio, quindi trova la tua strada.

    Gli animali intorno ti guardano in silenzio,
    Ricordano le tue parole, le tue critiche e la tua arroganza,
    Te lo dicono dolcemente, con un tocco di sarcasmo,
    "Tu sei il saggio, quindi trova la chiave della tua crisi."

    Gufo arrogante, caduto dal tuo trespolo,
    Il fulmine ti ha ricordato che devi saper vedere bene,
    Chiedi aiuto, ma nessuno verrà,
    Tu sei il saggio, quindi trova la tua strada.

    Vecchio gufo, abbassati, finalmente capisci,
    Che l'umiltà e l'ascolto sono tesori infiniti,
    Ma ora solo, di fronte al tuo sgomento,
    Devi trovare la forza per alzarti questa volta.

  • 09
    Il cervo arrogante
    00:03:25

    Il cervo arrogante

    In una fitta foresta, un maestoso cervo muggiva,
    Dalla sua mandria scelse la sua femmina, quella da baciare,
    Accoppiamento, qua e là, senza riguardo per i sentimenti,
    Era il re, bello e forte, dal cuore vuoto e veemente.

    Grande cervo, la tua bellezza è abbagliante ma sei orgoglioso,
    Le tue corna sono imponenti, ma il tuo orgoglio è finito,
    Cammini a testa alta, tra i cervi in ​​attesa,
    Sperano nel tuo amore, sotto la tua scintillante presenza.

    Cervo arrogante, ignori i cuori feriti,
    La tua bellezza attira i gelosi e gli ottusi,
    Verrà il giorno in cui pagherai per la tua vanità,
    Perché la foresta sussurra e si nascondono pericoli.

    Il cervo sospira, all'ombra del tuo dominio,
    Sognano un amore sincero, lontano dalle tue pretese,
    Ma tu, superbo cervo, vedi solo il tuo splendore,
    Ignorando i sussurri, i desideri e le paure.

    Cervo arrogante, ignori i cuori feriti,
    La tua bellezza attira i gelosi e gli ottusi,
    Verrà il giorno in cui pagherai per la tua vanità,
    Perché la foresta sussurra e si nascondono pericoli.

    Una mattina limpida, nel silenzio del bosco,
    Stai orgoglioso, contemplando il cielo, senza emozione,
    Ma risuona un colpo che rompe la tua pace,
    Un abile cacciatore ti prende di mira e la tua grandezza crolla, cancellata.

    Cervo arrogante, ignori i cuori feriti,
    La tua bellezza attira i gelosi e gli ottusi,
    Verrà il giorno in cui pagherai per la tua vanità,
    Perché la foresta sussurra e si nascondono pericoli.

    La terra trema sotto il tuo peso, mentre cadi,
    Le foglie tremano e la tua vita si oscura nell'ombra,
    Volendo brillare troppo, hai attirato la follia,
    Gente gelosa e stolta, che ha sigillato la tua vita.

    Cervo arrogante, ignori i cuori feriti,
    La tua bellezza attira i gelosi e gli ottusi,
    Verrà il giorno in cui pagherai per la tua vanità,
    Perché la foresta sussurra e si nascondono pericoli.

    Nella radura silenziosa, il tuo regno è completo,
    La bellezza è fugace e la saggezza un tesoro inestimabile,
    Possa la tua storia ricordare, a chi vuole ascoltarla,
    Che l'umiltà e l'amore sono le vere chiavi dell'eternità.

  • 10
    Il potente orso
    00:03:39

    Il potente orso

    In una foresta lontana viveva un potente orso,
    Gentile e tenero, mostrava il suo amore ovunque,
    La sua immensa forza era un tesoro e il suo fardello,
    Perché schiacciava tutti quelli che vedeva, conigli o cuccioli di volpe.

    Orso enorme, con un cuore così grande e generoso,
    Sogni di abbracciare conigli, cerbiatti sotto il cielo,
    Ma la tua forza è troppo grande per la loro delicatezza,
    E tra le tue braccia potenti, le loro vite svaniscono rapidamente.

    Possente orso, perché il mondo è così?
    Possa la tua gentilezza causare dolore e rimpianti,
    I conigli e i cerbiatti sono troppo fragili, è vero,
    Ma il tuo amore, orso, non è meno perfetto.

    Cammini nella foresta con le lacrime agli occhi,
    Con il cuore pesante di dolore, sotto un cielo troppo azzurro,
    Trovi ingiusto che la tua forza sia una maledizione,
    Quando tutto ciò che vuoi è offrire affetto.

    Possente orso, perché il mondo è così?
    Possa la tua gentilezza causare dolore e rimpianti,
    I conigli e i cerbiatti sono troppo fragili, è vero,
    Ma il tuo amore, orso, non è meno perfetto.

    Gli animali si nascondono, temendo il tuo abbraccio,
    Non capiscono il tuo cuore, le tue troppe lamentele,
    Tu, nobile orso, piangi sotto le stelle scintillanti,
    Alla ricerca di un modo di amare che sia più vantaggioso.

    Possente orso, perché il mondo è così?
    Possa la tua gentilezza causare dolore e rimpianti,
    I conigli e i cerbiatti sono troppo fragili, è vero,
    Ma il tuo amore, orso, non è meno perfetto.

    Un gufo saggio ti vede e con dolcezza ti dice:
    "Orso generoso, la tua forza è anche la tua bellezza,
    Impara ad amare con delicatezza e ingegno,
    Affinché la tua tenerezza venga finalmente accettata."

    Nella foresta incantata l'orso trova la sua strada,
    Impara ad amare, con dolcezza, finalmente,
    La sua forza diventa un dono, un tesoro ineguagliabile,
    E gli animaletti si rannicchiano, senza più alcun danno.

  • 11
    Il calabrone asiatico
    00:03:20

    Il calabrone asiatico

    In cima all'alveare regnava un calabrone asiatico,
    Leader spietato, attraverso la paura e il terrore, governò,
    Ogni giorno il suo esercito andava incontro alla devastazione,
    Distruggendo la bellezza, seminando desolazione.

    Calabrone potente, alla testa del tuo alveare,
    I tuoi ordini sono chiari, le tue punture sono crudeli,
    Parassita invasivo, nella parte superiore della vecchia cicuta,
    Violi le leggi della Natura eterna.

    Calabrone asiatico, pungi, pungi
    Parassita frenetico, pensi di essere invincibile,
    Ma la Natura è forte e sempre imprevedibile,
    In cima al tuo ramo, circondato dai tuoi soldati,
    Verrà il giorno in cui cadrai.
    Calabrone asiatico, pungi, pungi

    Dai giardini fioriti agli alveari pacifici,
    Il tuo esercito attacca tutto, lasciando caos e panico,
    Non vedi la rabbia degli alberi e dei fiumi,
    Che sussurrano dolcemente: "La nostra vendetta sarà dura."

    Calabrone asiatico, pungi, pungi
    Parassita frenetico, pensi di essere invincibile,
    Ma la Natura è forte e sempre imprevedibile,
    In cima al tuo ramo, circondato dai tuoi soldati,
    Verrà il giorno in cui cadrai.
    Calabrone asiatico, pungi, pungi

    Le api tremano, i fiori appassiscono,
    Sotto il tuo regno oscuro, luce profana,
    Ma la Natura prepara, silenziosa e serena,
    Per rovesciare il tuo potere, per rovesciare la tua regina.

    Calabrone asiatico, pungi, pungi
    Parassita frenetico, pensi di essere invincibile,
    Ma la Natura è forte e sempre imprevedibile,
    In cima al tuo ramo, circondato dai tuoi soldati,
    Verrà il giorno in cui cadrai.
    Calabrone asiatico, pungi, pungi

    Si alza il vento, portando una nuova tempesta,
    Gli alberi si ergono ritti, i fiumi cantano a squarciagola,
    Il tuo alveare vacilla, il tuo potere vacilla,
    Sotto l'assalto della Natura, che ripara i suoi debiti.

    Calabrone asiatico, pungi, pungi
    Parassita frenetico, pensi di essere invincibile,
    Ma la Natura è forte e sempre imprevedibile,
    In cima al tuo ramo, circondato dai tuoi soldati,
    Verrà il giorno in cui cadrai.
    Calabrone asiatico, pungi, pungi

    La natura riprende i suoi diritti, in una danza maestosa,
    Il calabrone cade, vittima della propria perniciosa arroganza,
    Il bosco rinasce, i fiori sorridono ancora,
    E i simpatici alveari trovano pace, sotto un bel cielo.

  • 12
    La zanzara e il monaco
    00:02:55

    La zanzara e il monaco

    È nata una zanzara, fragile e malaticcia,
    Il suo istinto lo ha guidato, nel suo sogno primitivo,
    Cercando di nutrirsi, riprodursi, è previsto,
    Ignaro che dentro di lui si nasconde il pericolo, il disprezzo.

    Zanzara spensierata, le tue ali battono senza paura,
    Segui il tuo cammino, di preda in preda, senza lamentarti,
    In cerca di sangue, per sopravvivere e prosperare,
    Senza sapere che la tua iniezione potrebbe stravolgere tutto.

    Piccola zanzara, voli senza pensare,
    Ma il tuo morso porta con sé un futuro terribile,
    Il vecchio monaco è caduto, vittima della tua voracità,
    Con lui, tanta saggezza e umanità.

    Alla luce della luna trovi la tua preda,
    Un vecchio monaco, sereno, devoto alle sue leggi,
    Lo pungi senza esitazione e la pancia si riempie,
    Ma la malattia che è in te inizia la sua storia ignobile.

    Piccola zanzara, voli senza pensare,
    Ma il tuo morso porta con sé un futuro terribile,
    Il vecchio monaco è caduto, vittima della tua voracità,
    Con lui, tanta saggezza e umanità.

    Il monaco si ammala, troppo vecchio per combattere,
    Le sue forze stanno finendo, la sua vita comincia a svanire,
    Con lui, anni di saggezza, gentilezza,
    Svanire nel silenzio, fragilità addomesticata.

    Piccola zanzara, voli senza pensare,
    Ma il tuo morso porta con sé un futuro terribile,
    Il vecchio monaco è caduto, vittima della tua voracità,
    Con lui, tanta saggezza e umanità.

    Le persone che ha aiutato, ora abbandonate,
    Sprofondano nel caos, le loro speranze vengono portate via,
    Il castello di carte crolla, la brava gente infelice,
    Tutto a causa di una zanzara, un killer inconscio.

    Piccola zanzara, voli senza pensare,
    Ma il tuo morso porta con sé un futuro terribile,
    Il vecchio monaco è caduto, vittima della tua voracità,
    Con lui, tanta saggezza e umanità.

    Piccola zanzara, nella tua cieca ricerca della vita,
    Hai seminato la morte, senza mai capirne i rumori,
    Saggezza e amore, spenti dal tuo pungiglione,
    Ricorda che anche il più piccolo può causare lesioni più grandi.

  • 13
    Conigli
    00:03:15

    Conigli

    In un prato verde vivevano una coppia di conigli,
    Il loro amore traboccante, il loro infinito istinto materno,
    Si riprodussero, con insaziabile ardore,
    Ma veniva la carestia, un dolore insopportabile.

    I conigli prolifici, la loro famiglia è cresciuta,
    Piccoli ovunque, ogni giorno ne saltavano di nuovi,
    Ma il prato, benché vasto, non aveva più abbastanza carote,
    I conigli affamati mangiarono l'erba e le radici pallide.

    Conigli spensierati, pensate alla vostra prole,
    Modera il tuo ardore, preserva la natura,
    L'accattonaggio non salverà il tuo destino,
    Saggezza e moderazione sono la chiave della prosperità.

    Ovunque andassero, piangevano sul loro destino,
    Chiedere carote, chiedere aiuto, ancora una volta,
    Ma i campi erano vuoti, le riserve esaurite,
    Il loro numero crescente stava diventando un problema da evitare.

    Conigli spensierati, pensate alla vostra prole,
    Modera il tuo ardore, preserva la natura,
    L'accattonaggio non salverà il tuo destino,
    Saggezza e moderazione sono la chiave della prosperità.

    I loro vicini li ascoltavano, compassionevoli ma impotenti,
    Anche le loro risorse si stavano esaurendo,
    Se i conigli avessero pensato e moderato la loro passione,
    Avrebbero trovato l'equilibrio, invece della privazione.

    Conigli spensierati, pensate alla vostra prole,
    Modera il tuo ardore, preserva la natura,
    L'accattonaggio non salverà il tuo destino,
    Saggezza e moderazione sono la chiave della prosperità.

    I conigli hanno imparato questa lezione disastrosa troppo tardi,
    L'eccesso e l'avidità spesso portano alla distruzione,
    Se solo avessero ascoltato i saggi consigli,
    Avrebbero potuto vivere felici, sotto un tenero sole.

    Conigli spensierati, pensate alla vostra prole,
    Modera il tuo ardore, preserva la natura,
    L'accattonaggio non salverà il tuo destino,
    Saggezza e moderazione sono la chiave della prosperità.

    Piccoli coniglietti, ricordatevi questa storia,
    Che la moderazione e la saggezza siano le tue uniche due speranze,
    Per vivere in armonia e pace con la natura,
    Modera il tuo entusiasmo, per un futuro più sicuro.

  • 14
    La volpe e il pavone
    00:03:58

    La volpe e il pavone

    In una foresta rigogliosa, nel cuore della radura,
    Viveva una volpe astuta, dalla pelliccia dorata e luminosa,
    Non lontano, un maestoso pavone allarga le sue piume,
    Sempre impettito, orgoglioso del suo ornamento nebbioso.

    La volpe, furba, ammirata in silenzio,
    La bellezza abbagliante del pavone, la sua insolenza,
    Ogni mattina il pavone danzava sotto i raggi del sole,
    Mentre la volpe osservava nascosta nel sonno.

    O pavone così orgoglioso, la tua bellezza ti rende cieco,
    Non vedi il pericolo in agguato, le mucche che muggiscono?
    La vanità attira l'attenzione, ma anche intrappola,
    Fai attenzione al tuo orgoglio, altrimenti il ​​tuo sangue macchierà la neve.

    Un giorno, il pavone, sicuro di sé, si avventurò fuori,
    Fuori dalla radura, lontano dal suo habitat,
    La volpe lo seguì, con gli occhi lucidi di malizia,
    Sapendo che l'orgoglio del pavone sarebbe davvero la sua gioia.

    O pavone così orgoglioso, la tua bellezza ti rende cieco,
    Non vedi il pericolo in agguato, le mucche che muggiscono?
    La vanità attira l'attenzione, ma anche intrappola,
    Fai attenzione al tuo orgoglio, altrimenti il ​​tuo sangue macchierà la neve.

    Il pavone, distratto dal suo riflesso in uno stagno,
    Non ho visto la volpe avvicinarsi, perfetto piccolo escursionista,
    Con un balzo la volpe lo afferra, la sua astuzia trionfa,
    Il pavone si rese conto troppo tardi che la sua bellezza era andata in frantumi sotto la potente mascella.

    O pavone così orgoglioso, la tua bellezza ti rende cieco,
    Non vedi il pericolo in agguato, le mucche che muggiscono?
    La vanità attira l'attenzione, ma anche intrappola,
    Fai attenzione al tuo orgoglio, altrimenti il ​​tuo sangue macchierà la neve.

    La volpe se ne andò, il pavone abbandonato,
    Avendo imparato che la prudenza è migliore della bellezza,
    Il pavone, spogliato delle piume, ritornò nella radura,
    Umiliato, ma più saggio, tagliato a listarelle.

    O pavone così orgoglioso, la tua bellezza ti rende cieco,
    Non vedi il pericolo in agguato, le mucche che muggiscono?
    La vanità attira l'attenzione, ma anche intrappola,
    Fai attenzione al tuo orgoglio, altrimenti il ​​tuo sangue macchierà la neve.

    La bellezza e l'orgoglio sono spesso trappole d'oro,
    Saggezza e umiltà devono guidare i nostri pensieri,
    Perché se l'orgoglio ci porta a crederci invincibili,
    La caduta non potrà che essere più rapida ed irreversibile.

  • 15
    La cicogna e l'airone
    00:03:49

    La cicogna e l'airone

    Vicino a una palude tranquilla, un'oasi di pace,
    Viveva in segreto una cicogna, elegante e fiera,
    Non lontano, un airone, altrettanto nobile e saggio,
    Osservava l'ambiente circostante, osservando la sua riva.

    La cicogna, snella, si pavoneggiava su una gamba sola,
    Alzando in alto il becco, come una regina scarlatta,
    L'airone, paziente, con il suo occhio acuto,
    Ho visto in lei una rivale da tenere d'occhio.

    Grande cicogna, così bella, il tuo sguardo ti fa galleggiare,
    Ma ricorda di fare attenzione, altrimenti potresti cadere,
    Il mondo è pieno di pericoli, anche per i più aggraziati,
    Rimani vigile, altrimenti perderai tutto sotto il cielo azzurro.

    Un giorno, una preda attirò via la cicogna,
    Un pesce d'oro, che brilla in un angolo,
    L'airone, cauto, rimase a buona distanza,
    Percepire il pericolo dietro questa possibilità.

    Grande cicogna, così bella, il tuo sguardo ti fa galleggiare,
    Ma ricorda di fare attenzione, altrimenti potresti cadere,
    Il mondo è pieno di pericoli, anche per i più aggraziati,
    Rimani vigile, altrimenti perderai tutto sotto il cielo azzurro.

    La cicogna si tuffò con le ali spalancate,
    Ma si aspettava una trappola, uno stratagemma molto esperto,
    Il pesce era solo un'esca scintillante,
    Per una subdola trappola che l'ha strizzata lentamente.

    Grande cicogna, così bella, il tuo sguardo ti fa galleggiare,
    Ma ricorda di fare attenzione, altrimenti potresti cadere,
    Il mondo è pieno di pericoli, anche per i più aggraziati,
    Rimani vigile, altrimenti perderai tutto sotto il cielo azzurro.

    L'airone, saggio, si avvicinò senza rumore,
    Liberare la cicogna, riportarla in vita,
    Ha poi imparato l'umiltà e il rispetto,
    Quella bellezza senza saggezza porta spesso al rimpianto.

    Grande cicogna, così bella, il tuo sguardo ti fa galleggiare,
    Ma ricorda di fare attenzione, altrimenti potresti cadere,
    Il mondo è pieno di pericoli, anche per i più aggraziati,
    Rimani vigile, altrimenti perderai tutto sotto il cielo azzurro.

    La bellezza e la grazia non sempre bastano,
    Ci vuole saggezza anche per evitare deviazioni,
    Perché nella grande palude della vita imprevista,
    La cautela è la chiave per non perdere di vista.

  • 16
    Il corvo e la volpe
    00:03:36

    Il corvo e la volpe

    In una foresta profonda, dove danzano le ombre,
    Viveva un corvo, pieno di malizia,
    Non lontano, una volpe, astuta e saggia,
    Osservato il comportamento di questo uccello spietato.

    Il corvo, beffardo, appollaiato su un albero,
    Sghignazzando gli animali, provocando guai, cesellando il marmo,
    Ha deriso il coniglio, ha umiliato il riccio,
    Riducendo a nulla la loro pace e la loro ragione.

    Corvo scuro, così nero, la tua malvagità ti consuma,
    Non dimenticare che il vento gira e riassume,
    La vita è uno specchio, ciò che invii ritorna,
    Le tue azioni spietate ti ricadranno domani.

    La volpe, osservando, ebbe un'idea,
    Decidendo di mostrare al corvo le vie del rimpianto,
    Fingeva di essere ferito, debole e vulnerabile,
    Attirare il corvo in una straordinaria trappola.

    Corvo scuro, così nero, la tua malvagità ti consuma,
    Non dimenticare che il vento gira e riassume,
    La vita è uno specchio, ciò che invii ritorna,
    Le tue azioni spietate ti ricadranno domani.

    Il corvo si avvicinò, pensando al trionfo,
    Ma la volpe, vivace, si alzò con un balzo felice,
    Ha catturato il corvo, mostrandogli la sua astuzia,
    La malizia ha i suoi limiti e il male ne abusa.

    Corvo scuro, così nero, la tua malvagità ti consuma,
    Non dimenticare che il vento gira e riassume,
    La vita è uno specchio, ciò che invii ritorna,
    Le tue azioni spietate ti ricadranno domani.

    Il corvo, vergognandosi, capì la lezione,
    La volpe la liberò, offrendole il perdono,
    Ha poi imparato il valore della gentilezza,
    Quella crudeltà gratuita porta solo angoscia.

    Corvo scuro, così nero, la tua malvagità ti consuma,
    Non dimenticare che il vento gira e riassume,
    La vita è uno specchio, ciò che invii ritorna,
    Le tue azioni spietate ti ricadranno domani.

    Il bosco ha ritrovato la sua pace e la sua dolcezza,
    Il corvo, trasformato, seminò poi i fiori,
    Perché la cattiveria gratuita non ha mai alcun profitto,
    Ed è proprio la bontà che illumina la nostra vita.

  • 17
    La compagnia dei lupi
    00:03:11

    La compagnia dei lupi

    In una valle lontana, dove il cielo è azzurro,
    Viveva un'azienda, con lupi ambiziosi,
    Hanno prosperato senza strutture, senza leggi o barriere,
    Abusare delle pecore, senza alcuna educazione.

    I lupi costruivano fabbriche, senza preoccuparsi,
    Conseguenze per la valle, danni causati,
    Le pecore, ingenue, seguivano il gregge,
    Ignari che da questi mali dipendeva il loro futuro.

    Grandi lupi, la vostra avidità vi porterà alla rovina,
    Perché una società senza regole finisce per essere intelligente,
    La natura si vendicherà degli abusi e dei torti,
    E ciò che semini raccoglierai.

    I lupi vendevano prodotti nocivi e tossici
    Promettendo alle pecore una vita idilliaca,
    Le pecore mangiarono, senza dubbio,
    Ignorando i pericoli del loro consumo.

    Grandi lupi, la vostra avidità vi porterà alla rovina,
    Perché una società senza regole finisce per essere intelligente,
    La natura si vendicherà degli abusi e dei torti,
    E ciò che semini raccoglierai.

    Un giorno la valle fu scossa da un grido,
    Fiumi avvelenati, campi distrutti,
    Le pecore cominciarono a comprendere la realtà,
    Che la loro cecità li aveva portati a questo destino.

    Grandi lupi, la vostra avidità vi porterà alla rovina,
    Perché una società senza regole finisce per essere intelligente,
    La natura si vendicherà degli abusi e dei torti,
    E ciò che semini raccoglierai.

    I lupi dovettero affrontare una grande ribellione,
    Le pecore, sveglie, chiesero un risarcimento,
    La valle riprese vita, furono stabilite le leggi,
    I lupi hanno finalmente imparato il valore dell'equità.

    Grandi lupi, la vostra avidità vi porterà alla rovina,
    Perché una società senza regole finisce per essere intelligente,
    La natura si vendicherà degli abusi e dei torti,
    E ciò che semini raccoglierai.

    La valle prosperò, in armonia e legge,
    I lupi rieducati, le pecore, non hanno tratto alcun beneficio da queste puzzole,
    Perché una società giusta è fondata sull'amore,
    E non dell'avidità, che divora ogni giorno.

  • 18
    La volpe e il riccio
    00:03:02

    La volpe e il riccio

    In una foresta profonda, dove regnava la luce,
    Viveva una volpe avara, attaccata alle sue pietre,
    Ha accumulato tesori, ricchezze e oro,
    Non condividere mai, pensando di sopravvivere comunque.

    La volpe, un giorno, si imbatté in un riccio,
    Che viveva semplicemente e senza troppe pretese,
    "Perché accumuli sempre più quest'oro, volpe?"
    “Essere potenti, brillare sempre di più.”

    Volpe avara, la tua ricchezza è un'illusione,
    Perché senza condivisione e amore si finisce per sbagliare,
    Un giorno vedrai, quando la foresta morirà,
    Quella avidità ti lascerà solo al freddo.

    La volpe rise forte della saggezza del riccio,
    Ignorando le sue parole, continuando la sua missione,
    Nascose i suoi tesori, in caverne oscure,
    Non vedendo che la sua vita stava diventando una tomba.

    Volpe avara, la tua ricchezza è un'illusione,
    Perché senza condivisione e amore si finisce per sbagliare,
    Un giorno vedrai, quando la foresta morirà,
    Quella avidità ti lascerà solo al freddo.

    Un inverno rigido ha colpito la foresta,
    Gli animali soffrivano e cercavano di scaldarsi,
    La volpe, isolata, circondata dai suoi averi,
    Si rese conto troppo tardi di aver perso i suoi cari.

    Volpe avara, la tua ricchezza è un'illusione,
    Perché senza condivisione e amore si finisce per sbagliare,
    Un giorno vedrai, quando la foresta morirà,
    Quella avidità ti lascerà solo al freddo.

    Il riccio è sopravvissuto grazie ai suoi amici,
    Condividendo il calore e le radici pallide,
    La volpe, indigente, pianse la sua illusione,
    Finalmente comprendo la lezione del riccio.

    Volpe avara, la tua ricchezza è un'illusione,
    Perché senza condivisione e amore si finisce per sbagliare,
    Un giorno vedrai, quando la foresta morirà,
    Quella avidità ti lascerà solo al freddo.

    La foresta tornò in vita con il ritorno della primavera,
    La volpe, cambiata, condivise i suoi beni,
    Perché la vera ricchezza non è nell'oro accumulato,
    Ma nell'amore e nell'aiuto reciproco, che ci fa durare meglio.

  • 19
    La tartaruga e la lepre
    00:03:52

    La tartaruga e la lepre

    In un bosco lontano, dove il giorno è mite,
    Viveva una tartaruga, dal cuore fiero e strano,
    Pensava di essere una regina, nel suo piccolo mondo,
    Sprezzante dei consigli, ignorante e sporco.

    La lepre, modesta, lavorava instancabilmente,
    Coltivando i suoi campi, aiutando senza brio,
    “Perché ti affanni così tanto, lepre?”
    “Vivere semplicemente, senza orgoglio né rivali.”

    Tartaruga grassa e vanitosa, il tuo orgoglio è un velo,
    Ti nasconde la bellezza delle cose, ti porta allo scompiglio,
    Un giorno vedrai, quando la prova arriverà sotto le pallide stelle,
    Quella vanità ti lascerà solo al freddo.

    La tartaruga rise forte del lavoro della lepre,
    Ignorando i suoi sforzi, vivendo meglio nella febbre,
    Sfilava costantemente, inebriata dal suo splendore,
    Non vedere che la sua vita stava svanendo nel blabla.

    Tartaruga grassa e vanitosa, il tuo orgoglio è un velo,
    Ti nasconde la bellezza delle cose, ti porta allo scompiglio,
    Un giorno vedrai, quando la prova arriverà sotto le pallide stelle,
    Quella vanità ti lascerà solo al freddo.

    Una terribile tempesta ha colpito la regione,
    I campi furono sommersi, i rifugi spazzati via,
    La lepre, ben preparata, trovò un rifugio sicuro,
    La tartaruga, sconvolta, cerca aiuto, senza muro.

    Tartaruga grassa e vanitosa, il tuo orgoglio è un velo,
    Ti nasconde la bellezza delle cose, ti porta allo scompiglio,
    Un giorno vedrai, quando la prova arriverà sotto le pallide stelle,
    Quella vanità ti lascerà solo al freddo.

    La lepre accolta, la tartaruga in pericolo,
    Offrendogli riparo, calore e bella tenerezza,
    La tartaruga finalmente capì la lezione,
    E ringraziò la lepre, in tutta umiltà, senza ambizione.

    Tartaruga grassa e vanitosa, il tuo orgoglio è un velo,
    Ti nasconde la bellezza delle cose, ti porta allo scompiglio,
    Un giorno vedrai, quando la prova arriverà sotto le pallide stelle,
    Quella vanità ti lascerà solo al freddo.

    Con l'arrivo della primavera il bosco riprende vita,
    La tartaruga e la lepre, insieme, hanno condiviso del tempo,
    Perché la vera bellezza non è nell'apparenza,
    Ma con umiltà, amore e gentilezza.

  • 20
    La scimmia e il pappagallo
    00:03:59

    La scimmia e il pappagallo

    In una fitta giungla, dove risuonano le canzoni,
    Viveva una scimmia avida, con desideri troppo grandi,
    Raccoglieva frutti, senza mai condividerli,
    Pensare solo a se stesso, dimenticando il bene.

    Il pappagallo saggio, osservava in silenzio,
    Condividendo i suoi semi, con orgogliosa eleganza,
    “Perché accumuli, scimmia, tanti di questi bellissimi frutti?”
    “Essere ricchi e potenti e regnare senza nemici.”

    Scimmia triste e avida, la tua ricchezza è una trappola,
    Ti lega all'egoismo, ti chiude in una giostra,
    Un giorno vedrai, quando arriverà la carestia,
    Quella avidità ti lascerà solo e senza parole.

    La scimmia rise forte della generosità del pappagallo,
    Ignorando i suoi consigli, perseguendo i suoi piani,
    Nascondeva le sue provviste in nascondigli oscuri,
    Non vedendo che la sua vita stava diventando un massacro.

    Scimmia triste e avida, la tua ricchezza è una trappola,
    Ti lega all'egoismo, ti chiude in una giostra,
    Un giorno vedrai, quando arriverà la carestia,
    Quella avidità ti lascerà solo e senza parole.

    Una siccità implacabile ha colpito l'intera giungla,
    Gli animali soffrivano e lottavano per sopravvivere senza questa fonte di frutta,
    La scimmia, isolata, circondata dai suoi frutti marci,
    Si rese conto troppo tardi di vivere nella feccia.

    Scimmia triste e avida, la tua ricchezza è una trappola,
    Ti lega all'egoismo, ti chiude in una giostra,
    Un giorno vedrai, quando arriverà la carestia,
    Quella avidità ti lascerà solo e senza parole.

    Il pappagallo è sopravvissuto, grazie a tutti i suoi amici,
    Condividere risorse e frutti rari,
    La scimmia, indifesa, piangeva per la sua illusione,
    Finalmente capisci la lezione del pappagallo, senza confusione.

    Scimmia triste e avida, la tua ricchezza è una trappola,
    Ti lega all'egoismo, ti chiude in una giostra,
    Un giorno vedrai, quando arriverà la carestia,
    Quella avidità ti lascerà solo e senza parole.

    La giungla ha riacquistato il suo splendore, con il ritorno delle piogge,
    La scimmia, cambiata, condivise i suoi frutti,
    Perché la vera ricchezza non è nell'accumulazione,
    Ma nella condivisione, nell'amore e nella collaborazione.


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